Oltre ad aver vinto i campionati mondiali di calcio nel 2006, l'Italia potrà vantare un altro bel primato: quello della maleducazione. A dare il denigrante premio è
Matthew Parris, che, dalle colonne del
TIMES, lancia un accusa ben precisa e non proprio leggera.
Il giornalista britannico, racconta che, in tre occasioni, alcuni italiani, “elegantemente vestiti”, non hanno aspettato che scendesse dalla metropolitana, prima di salire, spintonandolo di nuovo sul treno.
"Tre volte mentre cercavo di scendere dal metrò - scrive Parris-
sono stato ricacciato indietro da gente vestita in modo sciccoso che spingeva per entrare prima che i passeggeri fossero scesi: tutte le volte parlavano italiano".
E poi, Parris si domanda:
«Come si concilia l'Italia moderna – consumerismo, televisione spazzatura, dipendenza dalle firme di moda e irragionevole adorazione della celebrità – con l'Italia di Venezia, da Vinci, Verdi e dei Medici?». Le parole che tuonano sul Times, sono di quelle che lasciano il segno nella precaria educazione civica di noi italiani. Impossibile o quasi, vedere nelle nostre città file ordinate negli uffici pubblici, in attesa del Bus o della Metro, durante la vendita di biglietti ecc...
Siamo un Paese di "furbetti" e mi trovo quasi totalmente d'accordo con Parris, anche se magari vedere i problemi in casa propria, forse sarebbe meglio (lo sò...non dovevo dirlo, ma sono pur sempre un italiano!).
Per concludere, sempre sul quotidiano inglese, c'è un simpatico episodio raccontato da un lettore. Su una nave da crociera italiana, c'era gente da tutta Europa, molto educata. C'è qualche problema per le sdraio, sempre occupate. Il nostro lettore ne trova una libera, ma una signora italiana dice che è di suo marito che è andato alla toilette. Dopo un'ora, essendo insieme a una persona di 84 anni, il turista di Manchester le suggerisce – con "understatement" tipicamente inglese - di andare a vedere se il marito stava bene.
British humor!
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