Ogni qual volta mi affaccio fuori dall'Italia, cerco sempre di assaporare nuovi gusti e nuovi odori. Ed ogni volta che sono all'estero (Londra in primis), cerco sempre di imbattermi in uno Starbucks, la mia passione in quanto a caffè & co.
Ma Starbucks per me è come una droga. Vado pazzo per il caffè americano, per il cappuccino con il cacao e la vaniglia, per la cioccolata bollente servita nel classico bicchiere di cartone termico in stile take-away. Insomma, sono uno Starbucks dipendente. Entrare in uno dei tanti locali della catena americana, per me significa entrare in un luogo accogliente, caldo e amichevole. Passare una mezz'oretta con gli amici il pomeriggio, sorseggiando caffè caldo accompagnato da un ottima cheese cake, è sempre un emozione non da poco. Non sò se avete mai visto la serie tv "Friends", ma Starbucks mi ricorda tanto quel locale dove tutti i protagonisti si ritrovavano per passare del tempo insieme.
A Londra ed in tutto il Regno Unito, c'hanno provato in tanti ad imitarlo. A cominciare dal famoso Caffè Nero, catena massicciamente presente nella città inglese dal 1997, ispirata chiaramente dalla tradizione italiana.
Lo Starbucks in Italia non avrebbe ragione di esistere, sarebbe uno schiaffo al purismo e una perdita (o imbastardimento) dell'identità culturale.
Ma qui a Londra ha il suo fascino perché la cuppa bollente ristora e riscalda e e perché non ci sono altri termini di paragone (il caffé Sant'Eustachio è un lontano ricordo), ma solo analoghi beveroni.
A volte, mi piace la tazzona di "cappuccino" iperschiumoso bollente (£2.25) da gustare sbragata nella poltrona viola dello Stabucks di Great Russel St. alla domenica mattina. Ma il capuccino + buono lo trovo all'AMT Coffee di London Bridge (Upper Walkway Bridge).
E' davvero imbattibile. E c'è di buono che il caffè è un prodotto certificato del Commercio Equo e Solidale.
appunto...quì a bx per esmpio ci sono solo mere imitazioni che ti fanno nascere un odio puramente casuale per tutte le imitazioni alla carlona. già qui il caffé non lo sanno ne fare ne bere, se poi ci mettiamo che lo vogliono pure imitare...
dai ancora tre giorni e poi sono a londra in via definitiva !!!!
che figata sapessi come sono felice di poter anche tornare allo starbuck ^_^
ciaoooo!!!
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Panna
ciao alex
sono appena tornata da una settimana a londra e credo di averci lasciato il cuore..in particolare da starbucks. non so come spiegare la meravigliosa sensazione di rifugiarsi di prima mattina in un posto caldo e accogliente, con frank sinatra in sottofondo e un delizioso profumino di muffin..
insomma, mi piacerebbe aprire uno starbucks anche nella mia città. presumo sia una specie di franchising ma nel sito ufficiale non c'è scritto niente. magari tu mi puoi aiutare: come posso fare?
grazie mille
kris
(mind the gap..)
At 1/17/2007 04:07:00 PM, Alex
Ciao kris. Aprire uno starbucks in Italia è roba assai difficile. Sarebbe anche il mio sogno, ma penso sia al momento irrealizzabile. Il mercato italiano è molto diverso da quello estero in questo settore.
Prova a mandare una mail al settore di Starbucks che si occupa di questo genere di cose...può darsi ti diano più spiegazioni.
Un saluto e continua a visitarmi! ;-)
cioccolata nei bicchieri termici come nei film??bello però dai..:-)
Ciaoo
Il Guru
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